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Lenten Stations -- Stational Churches - visit each with us during Lent {Catholic Caucus}
Vatican.va ^ | not given | Vatican

Posted on 02/21/2007 9:44:31 AM PST by Salvation

LENTEN STATIONS

S. Lorenzo in Lucina S. Maria in Domnica, "La Navicella" SS. Giovanni e Paolo S. Lorenzo in Panisperna 

   

LENTEN SEASON STATIONAL CHURCHES
   
Ash Wednesday St. Sabina at the Aventine
Thursday S. Giorgio al Velabro
Friday Ss. Giovanni e Paolo al Celio
Saturday S. Agostino in Campo Marzio
I Sunday of Lent St. John Lateran
   
Monday S. Pietro in Vincoli al Colle Oppio
Tuesday S. Anastasia (S. Teodoro) al Palatino
Wednesday St. Mary Major
Thursday S. Lorenzo in Panisperna
Friday Ss. XII Apostoli al Foro Traiano
Saturday St. Peter in the Vatican
II Sunday of Lent  S. Maria in Domenica alla Navicella
   
Monday  S. Clemente presso il Colosseo
Tuesday S. Balbina all'Aventino
Wednesday S. Cecilia in Trastevere
Thursday S. Maria in Trastevere
Friday S. Vitale in Fovea (via Nazionale)
Saturday Ss. Marcellino e Pietro al Laterano (via Merulana)
III Sunday of Lent S. Lorenzo fuori le Mura
   
Monday  S. Marco al Campidoglio
Tuesday S. Pudenziana al Viminale
Wednesday S. Sisto (SS. Nereo e Achilleo)
Thursday Ss. Cosma e Damiano in Via Sacra (Fori Imperiali)
Friday S. Lorenzo in Lucina
Saturday S. Susanna alle Terme di Diocleziano
IV Sunday of Lent S. Croce in Gerusalemme
   
Monday  Ss. Quattro Coronati al Celio
Tuesday S. Lorenzo in Damaso
Wednesday St. Paul outside the Walls
Thursday Ss. Silvestro e Martino ai Monti
Friday S. Eusebio all'Esquilino
Saturday S. Nicola in Carcere
V Sunday of Lent  St. Peter in the Vatican
   
Monday  S. Crisogono in Trastevere
Tuesday S. Ciriaco (S. Maria in via Lata al Corso)
Wednesday S. Marcello al Corso
Thursday S. Apollinare in Campo Marzio
Friday S. Stefano al Celio
Saturday S. Giovanni a Porta Latina
   
HOLY WEEK  
Palm Sunday St. John Lateran
Monday S. Prassede all'Esquilino
Tuesday S. Prisca all'Aventino
Wednesday St. Mary Major
Thursday St. John Lateran
Friday S. Croce in Gerusalemme
Saturday St. John Lateran
Easter Sunday St. Mary Major
   
EASTER SEASON   
Monday St. Peter in the Vatican
Tuesday St. Paul outside the Walls
Wednesday S. Lorenzo fuori le Mura
Thursday Ss. XII Apostoli al Foro Traiano
Friday S. Maria ad Martyres in Campo Marzio (Pantheon)
Saturday St. John Lateran
II Easter Sunday (in Albis) S. Pancrazio

  



TOPICS: Catholic; Evangelical Christian; Prayer; Worship
KEYWORDS: catholic; catholiclist; lent; stationalchurch
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Stazione a San Nicola in Carcere
 

Sabato della IV settimana di Quaresima

 

Questa zona pianeggiante, che dal Tevere arriva alle propaggini del Campidoglio, del Palatino e dell’Aventino, fu sempre importante nella vita della città di Roma; infatti è zona di abitazioni antichissime quali l'area di Sant’Omobono, l'area di commercio con il porto tiberino, e qui vi è il primo ponte “Sublicio”, il foro boario, il foro olitorio o delle verdure.

Vi furono qui anche templi antichi, come quello Etrusco della “Mater Matuta”, quello di “Portunus”, oggi chiamato della fortuna virile, e molti altri più recenti.

Alcuni furono poi demoliti per costruire per esempio il Teatro Marcello. Sui ruderi di tre di essi (probabilmente Ianus, Spes, Iuno Sospita) sorse questa chiesa - una delle sessanta - dedicata al Vescovo di Mira San Nicola. 

Sorse sul luogo dove Servio Tullio forse, eresse la pubblica prigione nelle latomie del Campidoglio. La chiesa non ha perduto la sua primitiva linea basilicale, nonostante i restauri di Bonifacio IV, Felice I, Nicolò II e Alessandro VI. Il Cardinale Pietro Aldobrandini ne affidò poi il completo rifacimento a Giacomo Della Porta.

Sotto l'altare maggiore si venerano i corpi dei Martiri della via Portuense, Faustino e Beatrice.

La liturgia odierna si ispira ai sentimenti che dentro di essi i catecumeni custodivano avvicinandosi al giorno del battesimo.

  


221 posted on 03/08/2008 10:07:57 PM PST by Salvation (†With God all things are possible.†)
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 Stazione a San Pietro in Vaticano

San Pietro in Vaticano 

Domenica V di Quaresima 

 

Quando Domenico Fontana “voltò” finalmente San Pietro (dietro la spinta di Sisto V, aveva fatto in 22 mesi, quanto aspettava da 54 anni!) sotto l’immensa cupola vi erano gli enormi pilastri michelangioleschi completamente spogli. Il Bernini ebbe la splendida idea, se fu sua, di farne dei “reliquiari” per le principali reliquie in possesso della basilica. Costruì in alto delle loggette per l’esposizione, utilizzando le colonnine tortili del sacello costantiniano, che saranno il modello di quelle che farà fondere in bronzo per il suo “baldacchino”. In basso delle grandi statue dovevano indicare di che cosa si trattava. Scolpì egli stesso la statua di “San Longino” (reliquia: la Santa Lancia) e disegnò le altre Sant’Andrea (reliquia la sua croce), Sant’Elena (reliquia legno della vera Croce), la Veronica (reliquia il velo della Veronica, la più prestigiosa delle reliquie della basilica). Ancora oggi, in questa occasione, si dà la benedizione con queste insigni reliquie.

La basilica vaticana, nel giorno d'inizio del cammino di Cristo verso il Calvario con le tante reliquie della sua Passione, che qui sono conservate, meglio favorisce la meditazione del cristiano, che, sotto la volta della cupola michelangiolesca, riflette sulla croce "ara dell'olocausto divino".

 

(Sketch provided by Vatican website.)

222 posted on 03/09/2008 2:45:41 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Crisogono 
 

Lunedì della V settimana di Quaresima

 

L'odierna stazione è dedicata ad un martire tra i più onorati della primitiva cristianità. Fu costruita sopra l'abitazione dello stesso martire greco ed è probabilmente costantiniana. Nel 731 Papa Gregorio III la restaurò con grandi colonne di porfido e attiguamente vi eresse un monastero dedicato a San Lorenzo.

L'attuale basilica di San Crisogono si deve al Cardinale Scipione Borghese, che nel '600 ne ordinò la sistemazione a Giambattista Soria, dopo i ritocchi voluti dal Cardinal Giovanni da Crema nel XII secolo.

Il "titutus Chrysogoni" è relativo alla primitiva basilica fatta costruire sette metri di profondità dal livello stradale su resti di edifici imperiali. Gli scavi, che è possibile visitare, mostrano l'ampia abside con lo zoccolo decorato da clipei e da losanghe e similmente sono visibili due navatelle laterali e il nartece.

Questi resti furono scoperti dallo studioso Marucchi, che fu altro cofondatore del Collegium Cultorum Martyrum.

Il nome di Crisogono, invitto martire di Cristo, figura nel canone della Messa e l'odierna liturgia suggerisce l'invocazione al Maestro perché conceda al popolo la salute dell'anima e del corpo.

    


223 posted on 03/11/2008 11:11:37 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a Santa Maria in via Lata
 

Martedì della V settimana di Quaresima 

        

Nei Messali e negli Ordines più antichi di questa Stazione il titolo è “ad Petrum Cyriacum”, già attestato nel V e VI secolo che si trovava “vicino alle Terme di Diocleziano” nella zona della attuale via XX Settembre.

Della chiesa primitiva esistono notevoli avanzi nei sotterranei. Qui gli antichi vollero riconoscere la "custodia militaris" della quale parla l'Apostolo delle genti, dopo essere sbarcato a Pozzuoli giunse a Roma e per due anni qui rimase a ricevere i cristiani a dar loro consigli e anche a scrivere lettere.

Analoga antica tradizione vuole che qui soggiornassero pure San Pietro e gli evangelisti Luca e Giovanni.

Entrando nel tempio attraverso il vestibolo della facciata commissionata a Pietro da Cortona da papa Alessandro VII la chiesa mostra opere d'arte e le monumentali tombe dei Bonaparte. Qui vennero trasportate nell'alto medioevo le reliquie del Martire Ciriaco dalla via Ostiense.

La stazione odierna fissata tra una delle più belle chiese del centro di Roma, porta ad elevare lo spirito in un inno secolare di gloria verso la Vergine e, con le reliquie dei Martiri qui venerati, rammenta come sia necessario cercare il Signore per ascoltare la sua parola e amarlo sempre più.

  


224 posted on 03/11/2008 11:12:43 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Marcello al Corso
 

Mercoledì della V settimana di Quaresima

      

Di una prima basilica, orientata all'opposto dell'attuale, già si parla nell'VII secolo.

L'attuale tempio di San Marcello è ricco di opere d'arte. La sua ricostruzione fatta dopo l'incendio del 1519, che lo distrusse completamente, mette in risalto gli affreschi di Pierin del Vaga e di Daniele da Volterra, di Pellegrino Tibaldi e di Federico Zuccari. Virginio Vespignani poi nel 1874 ripristinò con grande maestria il tempio nell'armonia delle linee volute da Jacopo Sansovino.

All'ingresso è visibile la tomba del Cardinale Michiel, eretta su cataste di libri di marmo per indicare i 730 codici da lui donati alla chiesa.

Si entra nella cappella del grande Crocifisso ligneo del 1400, che rimase intatto dopo l'incendio e che poggia su altare ricco di reliquie di martiri. Al centro riposa il pontefice Marcello, il cui nome è associato ancora a quello della matrona Lucina, che qui ebbe le sue dimore e che poi convertì in chiese, dove probabilmente quel pontefice esercitò il suo alto ministero. Ma l'imperatore Massenzio lo condannò trasformando quella abitazione in stalla. San Marcello qui morì di stenti tra le bestie del "catabulum" e la stessa Lucina volle seppellirlo nel cimitero di Priscilla, dal quale poi fu riportato qui nel suo titolo.

La liturgia odierna di questa chiesa stazionale è un insieme di passione e di resurrezione. Parla con tanti accenti della morte del Cristo, ma con altrettanti del suo trionfo.

             


225 posted on 03/13/2008 10:47:41 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a Sant'Apollinare

Sant'Apollinare

Giovedì della V settimana di Quaresima

La diaconia di Sant'Apollinare Martire, Vescovo di Ravenna, è una delle non poche chiese, che, in Roma al tempo dell'esarcato bizantino, vennero dedicate al discepolo prediletto di San Pietro, che da lui fu ordinato Vescovo e mandato ad evangelizzare la Romagna. 

Per questo motivo sia a San Giovanni in Laterano come a San Pietro (nell’atrio dell’antica basilica), vi era una cappella di rappresentanza dedicata a Sant’Apollinare.    

La chiesa è ricordata per la prima volta nella biografia di Adriano I verso l'anno 780; successivamente Leone X eresse il tempio in titolo e SistoV tolse il privilegio. Fu poi restaurata da Alessandro VI e Benedetto XIV (1740-1758), che lo fece riedificare da Ferdinando Fuga.

Va ricordato che sul portico esterno della chiesa è affrescata la Regina degli Apostoli che dipinse forse il Perugino, ma certamente di scuola umbra.

Il suo alto campanile cosmatesco domina le rovine del foro. Nella chiesa riposano anche i martiri della via Latina: Nemesio, Olimpio, Simpronio, Esuperia e Teodulo che vennero qui trasferiti nel 999 dal pontefice Gregorio V.

Sull'architrave dell'antica chiesa era scritto "currite Christicolae templum ingredite cuncti. Sit pax intranti, redeunti gratia sancti" e per questo, ossequienti all'invito in questo tempio, si entra per cercare la pace e trovare la grazia dei Santi.

 

(Sketch provided by Vatican website.)

226 posted on 03/13/2008 10:48:45 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a Santo Stefano al Celio (Rotondo)
 

Venerdì della V settimana di Quaresima 

  

Il tempio di Santo Stefano "in Celio monte" o Rotondo come era chiamato dai romani conserva forse la stessa forma del Macellum Magnum di Nerone.

Al centro s'impernia l'altare visibile da ogni parte con attorno una trionfale epopea dei martiri.

Un frammento della mappa di Roma “forma urbis” di Settimio Severo prima, e poi gli scavi recentissimi visitabili sia sotto come accanto alla basilica, escludono tale identificazione.

Qui c’erano i “Castra peregrina”, caserme per soldati di passaggio o ausiliari temporaneamente comandati a Roma. Per essi, nel II – III sec., era stato costruito anche un interessante Mitreo.

Il grandissimo edificio è quindi, opera interamente cristiana, ed è quello consacrato da Papa Simplicio (468-83) nel 470, dove all'interno sono venerati i Martiri Primo e Feliciano, che Papa Teodoro trasferì in questa chiesa erigendo loro un oratorio di cui è visibile solo l'abside musiva.

L’edificio però aveva un anello in più con un diametro molto maggiore. L’anello fu soppresso, sembra, nel sec. XV dal grande Leon Battista Alberti che qui iniziò la carriera di architetto, per l’impossibilità a conservarlo. La cosa più conosciuta di questa chiesa è però il “martirologio” del Pomarancio che ha affrescato questa storia di sangue intorno al giro di pareti senza alcun eufemismo artistico ma con terribile verismo.

All'uscita del tempio è visibile il Colosseo dove furono martirizzati molti cristiani. 

   

      


227 posted on 03/15/2008 9:47:19 AM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Giovanni a Porta Latina 

 

Sabato della quinta settimana di Quaresima

Oggi la stazione di San Giovanni a Porta Latina rivela una particolare luce della fede. Sorse nel V secolo il tempio che più volte venne rifatto. Il campanile del 772 si conserva ancora unitamente a dodici colonne di porfido e altre di marmi chiari o scanalati.

Sono anche visibili frammenti di epigrafi e avanzi di affreschi medioevali che appaiono sotto le nere capriate.

Questa chiesa, che fu ricordata da San Gregorio Magno, possiede capolavori d'arte cosmatesca e un bel soffitto rifatto da Clemente VIII, mentre il mosaico dell'abside venne eseguito nel secolo XVI su cartone del Cavalier d'Arpino.

Questa diaconia, posta all'inizio della via Appia, e "ante Portam Latinam" ricorda la fecondità del seme che non muore.

Dal convento attiguo già delle Monache Turchine della beata Fornari, ora i Servi della Carità (Rosminiani) fanno partire la processione stazionale dal piccolo sacello bramantesco di “S.Giovanni in aleo” nel luogo tradizionale dello stesso martirio, rimasto senza effetti, che sarebbe stato inflitto all’Evangelista Giovanni.  Nonostante la brevità del percorso, è particolarmente interessante poter realizzare interamente il rito stazionale.

  


228 posted on 03/16/2008 7:55:08 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Giovanni in Laterano 
 

Domenica delle Palme
  

Inizia  il tempo più importante della Quaresima: la “Settimana Maggiore” o Santa ed è giusto che cominci dalla cattedrale dell'Urbe, San Giovanni in Laterano, cioè dalla chiesa "caput et mater" di tutte le chiese del mondo.

Sembra che originariamente il rito stazionale e Benedizione delle Palme fossero separati; più tardi furono riuniti ma tutto avveniva nella basilica: non si conosce, infatti, una “chiesa collecta” per questo giorno.

Il rito della benedizione delle Palme comportava che una processione del clero che sostava fuori dalla chiesa dovesse bussare con l’asta della croce per farsi aprire, mentre venivano eseguiti canti latini, che il popolo considerava come un lamento dello stesso clero rimasto fuori.

Dalla combustione dei resti delle palme benedette venivano poi ricavate “le ceneri” per la quaresima dell’anno seguente.

Il Cardinale Schuster indica come la liturgia di questo giorno risalga al periodo aureo della legislazione liturgica.

La peregrinazione di questa domenica degli ulivi ha molteplici richiami; di questi parlano le venerande mura della cattedrale del mondo ripetendo che solo seguendo il Cristo, non nel trionfo effimero della terra ma nel dolore e nella passione, si  giunge senz'altro alla Resurrezione.

   


229 posted on 03/16/2008 7:56:22 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a Santa Prassede
 

Lunedì della Settimana Santa 

  

Prassede e Pudenziana erano, secondo la tradizione, le due figlie sante del senatore Pudente anch'egli santo. I due figli, invece erano piuttosto discoli e anticristiani. Abbiamo già visto che un Titulus Praxidae è attestato già alla fine del IV secolo.

Nel titolo di Santa Prassede, Pasquale I dette onorata sepoltura a 2300 martiri. Anche questa chiesa, come Sant'Eusebio e San Martino ai Monti, sorge dove fu il clivo suburrano.

La prima memoria risale all'anno 499 poiché sappiamo che nel Concilio di Papa Simmaco intervennero due preti di questo titolo. Si vuole anche che Pasquale I pontefice sia stato titolare di Santa Prassede e che, da pontefice, la fece completamente restaurare dotandola dei mosaici, che ancor'oggi ne ornano l'abside e l'arco trionfale.

Le spoglie della santa titolare riposano nella cappella sotto l'altare maggiore; sono qui visibili anche dipinti con scene del martirio dei Santi Celso, Giuliano, Crisanto, Daria, Ilaria, Giasone e Mauro. E questo fa pensare che qui, agli albori del secolo IX, papa Pasquale I ne ordinasse il trasporto dei corpi.

San Carlo Borromeo fu titolare di questa chiesa e vi fece compiere importantissimi lavori; successivamente, attraverso i secoli, contribuirono al suo abbellimento Alessandro de' Medici, che fu poi papa Leone XI e che fece affrescare la navata principale; nel 1730 il Cardinal Luigi Pico della Mirandola, che fece costruire il sontuoso altare maggiore.  

La cappella bizantina, dove è conservata una colonna che si dice essere quella della flagellazione di Nostro Signore, è tutta rivestita in mosaico e qui sono composte le spoglie mortali dei Santi Zenone e Valentino qui volute dal papa Pasquale I.

Tutto lo splendore di questo tempio mette in risalto la Passione di Cristo davanti alla colonna Santa dove fu legato il Salvatore. Le parole del profeta acquistano qui drammaticità ho dato il mio corpo a quelli che mi percuotevano…. non ho nascosto la mia faccia a chi mi sputacchiava.

In questa luce si compie la peregrinazione quaresimale di oggi. 


230 posted on 03/18/2008 6:36:40 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a Santa Prisca
 

Martedì della Settimana Santa

  

E' questa l'ultima stazione ordinaria della quaresima che si svolge sul sacro colle dell'Aventino nella chiesa di Santa Prisca.

Questa fu un tempo la casa della Santa titolare abitata anche da Aquila e da Prisco, i due coniugi che ospitarono Pietro ed esposero la loro vita per salvare Paolo, quando era nel porto efesino in oriente. 

Questo fatto è confermato nel rinvenimento di una casa romana avvenuto nel 1776 con dipinti e da altri monumenti cristiani.

Al tempo di Pio VI si scoprì anche un oratorio con pitture del IV secolo inneggianti ai due Principi degli Apostoli.

Mentre, seguendo il tragitto sull'Aventino dell'ultima processione stazionale della Santa Quaresima, viene innalzata la testimonianza come ricordato da Paolo, che dice "noi dobbiamo gloriarci della croce di Cristo in cui è la salvezza la vita e la nostra resurrezione" e perciò ci congedano le parole del salmista, che conclude "faccia Egli risplendere il suo volto su di noi".

   


231 posted on 03/18/2008 6:40:36 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Mercoledì (detto “Tempora”) della I settimana di Quaresima

Le tre Stazioni a Santa Maria Maggiore hanno sempre avuto significato di devozione alla Madonna, come quella della prima, che accompagnava gli Ordinandi al Presbiterato e al Diaconato, i quali nella domenica seguente, li avrebbero ricevuti in San Pietro. Per questo chiedevano la protezione della Madre celeste di Cristo e della Chiesa.

Una basilica all’Esquilino sarebbe stata costruita dal Papa Liberio, alla caduta della neve nel mese di Agosto del 352. Sopra di essa Papa Sisto III avrebbe costruito l’attuale. Gli scavi non hanno confermato l’esistenza di una basilica liberiana, ma solo quella di Sisto III (432-440), come è indicato nell’arco interno. Si potrebbe pensare che Papa Liberio l’avesse cominciata e Papa Sisto, un anno dopo che il Concilio di Efeso aveva proclamato legittimo l’appellativo di Theotòkos ovvero Madre di Dio l'avesse portata a termine quale “monumento” della divina maternità di Maria. Ed è questo il più grande al mondo dedicato alla Vergine.

Infatti, la Madonna "nostra salute" - attribuita a San Luca - accoglie nella grandiosa cappella borghesiana, il pellegrino che viene a pregarla come salute del popolo romano.

Il Fiat della Vergine ha in questo tempio la sua mirabile apoteosi terrena che si riallaccia direttamente agli eventi che la fecero divenire Madre del Redentore e corredentrice del genere umano. Dopo aver ammirato i resti della santa cuna di Betlemme dove fu adagiato il Salvatore del mondo e che si trova nella sottostante cripta così splendidamente completata da Virginio Vespignani, si esce da questo tempio così ricco di insegnamenti ma altrettanto eloquente di amore materno, che sempre elargisce la tenerissima Madre.

  

(Sketch provided by Vatican website.)

232 posted on 03/21/2008 11:43:04 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Giovanni in Laterano 
 

Domenica II di Quaresima

 

E' questa la "Stazione", che originariamente dava inizio alla Quaresima, "in capite jeiunii". Non aveva processione. La storia di questa Arcibasilica è quanto mai complessa, tra costruzioni, distruzioni, incendi, terremoti, invasioni e attentati ed altrettante ricostruzioni e restauri. 

Se oggi la liturgia c'invita per la stazione quaresimale "caput et mater omnium ecclesiarum Urbis et Orbis" segno è che una delle più grandi solennità dell'anno ecclesiastico si svolge nel tempio, che sorse su quelle che furono le "egregiae Lateranorum aedes".

Prima ancora dell'editto di Milano, quando Papa Melchiade tenne un Sinodo antidonastica in un luogo di culto della "domus Faustae" (l'antica sede dei Laterani), questo Pontefice curò la costruzione della grande basilica costantiniana consacrata nel 318 (negli scavi fatti sotto la basilica sfila tutta la storia), fino all'attuale commissionata dal Papa Innocenzo X al Borromini per il giubileo del 1650. Il Papa Clemente XII (1730-1740) aggiunse la maestosa facciata che ammiriamo sormontata dalle 15 gigantesche statue, e Leone XIII (1878-1903) l'abside e il coro con il recupero, per quanto possibile, del mosaico dei Torriti. Qui abitarono i Papi fino all'inizio del periodo avignonese (1304).

Qui vengono ancora celebrate cinque Stazioni: I Domenica (già inizio) di Quaresima; Domenica delle Palme (inizio della Settimana Maggiore); Giovedì Santo (inizio del Triduo Sacro); Sabato Santo (Pasqua); Sabato in Albis (deposizione della "veste bianca" nella grande veglia simile a quella pasquale).

Anche questa chiesa, la prima nella diocesi di Roma, in anni recenti compresi tra il 1980 e il 1990 subì danneggiamenti gravi a causa di un attentato dinamitardo, che contemporaneamente fu compiuto anche in un altro tempio romano quello di S. Giorgio al Velabro.

 


233 posted on 03/21/2008 11:43:54 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a Santa Croce in Gerusalemme

Santa Croce in Gerusalemme

IV domenica di Quaresima

 

Molti restano stupiti da questo nome: "perché in Gerusalemme se è a Roma"? Si meraviglierebbero ancora di più se sapessero che anticamente veniva semplicemente chiamata “la Gerusalemme” . Quando Sant’Elena, pochi mesi prima di morire nel 326, tornò da Gerusalemme carica di reliquie, ne aveva una un po’ strana: aveva riempito la stiva di una nave con terra scavata nei luoghi più santi di Gerusalemme.

Questa terra fu distesa sotto le lastre marmoree di quel locale del “Palazzo Sessoriano” la reggia degli imperatori Severi, che doveva diventare poi la cappella privata di Sant’Elena, dove vennero radunate le preziose reliquie portate dalla Palestina.

Tanto che nel 1743 quando venne rialzato di alcuni metri, il pavimento della basilica non venne toccato per rispetto di quella cappella; anche oggi per arrivarci si debbono scendere parecchi scalini.

L'affresco meraviglioso che occupa tutto il catino dell'abside e che forse, in questa chiesa tanto deturpata, è il monumento più bello che rappresenta con ammirevole verismo il ritrovamento di queste reliquie. Inoltre diversi quadri fusi in un unico affresco omogeneo per la gamma dei colori sono lì a rappresentare l'invenzione della Croce.In questa stazione si celebra la festa della Croce e la festa della mistica celeste Gerusalemme; infatti se lo spirito non è esaltato dalla visione dei monumenti sono le reliquie e la liturgia a parlare direttamente al cuore di tutti.

   

(Sketch provided by Vatican website.)

234 posted on 03/21/2008 11:44:57 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Giovanni in Laterano 
 

Domenica II di Quaresima

 

E' questa la "Stazione", che originariamente dava inizio alla Quaresima, "in capite jeiunii". Non aveva processione. La storia di questa Arcibasilica è quanto mai complessa, tra costruzioni, distruzioni, incendi, terremoti, invasioni e attentati ed altrettante ricostruzioni e restauri. 

Se oggi la liturgia c'invita per la stazione quaresimale "caput et mater omnium ecclesiarum Urbis et Orbis" segno è che una delle più grandi solennità dell'anno ecclesiastico si svolge nel tempio, che sorse su quelle che furono le "egregiae Lateranorum aedes".

Prima ancora dell'editto di Milano, quando Papa Melchiade tenne un Sinodo antidonastica in un luogo di culto della "domus Faustae" (l'antica sede dei Laterani), questo Pontefice curò la costruzione della grande basilica costantiniana consacrata nel 318 (negli scavi fatti sotto la basilica sfila tutta la storia), fino all'attuale commissionata dal Papa Innocenzo X al Borromini per il giubileo del 1650. Il Papa Clemente XII (1730-1740) aggiunse la maestosa facciata che ammiriamo sormontata dalle 15 gigantesche statue, e Leone XIII (1878-1903) l'abside e il coro con il recupero, per quanto possibile, del mosaico dei Torriti. Qui abitarono i Papi fino all'inizio del periodo avignonese (1304).

Qui vengono ancora celebrate cinque Stazioni: I Domenica (già inizio) di Quaresima; Domenica delle Palme (inizio della Settimana Maggiore); Giovedì Santo (inizio del Triduo Sacro); Sabato Santo (Pasqua); Sabato in Albis (deposizione della "veste bianca" nella grande veglia simile a quella pasquale).

Anche questa chiesa, la prima nella diocesi di Roma, in anni recenti compresi tra il 1980 e il 1990 subì danneggiamenti gravi a causa di un attentato dinamitardo, che contemporaneamente fu compiuto anche in un altro tempio romano quello di S. Giorgio al Velabro.

 


235 posted on 03/23/2008 1:25:50 AM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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To: Salvation

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Mercoledì (detto “Tempora”) della I settimana di Quaresima

Le tre Stazioni a Santa Maria Maggiore hanno sempre avuto significato di devozione alla Madonna, come quella della prima, che accompagnava gli Ordinandi al Presbiterato e al Diaconato, i quali nella domenica seguente, li avrebbero ricevuti in San Pietro. Per questo chiedevano la protezione della Madre celeste di Cristo e della Chiesa.

Una basilica all’Esquilino sarebbe stata costruita dal Papa Liberio, alla caduta della neve nel mese di Agosto del 352. Sopra di essa Papa Sisto III avrebbe costruito l’attuale. Gli scavi non hanno confermato l’esistenza di una basilica liberiana, ma solo quella di Sisto III (432-440), come è indicato nell’arco interno. Si potrebbe pensare che Papa Liberio l’avesse cominciata e Papa Sisto, un anno dopo che il Concilio di Efeso aveva proclamato legittimo l’appellativo di Theotòkos ovvero Madre di Dio l'avesse portata a termine quale “monumento” della divina maternità di Maria. Ed è questo il più grande al mondo dedicato alla Vergine.

Infatti, la Madonna "nostra salute" - attribuita a San Luca - accoglie nella grandiosa cappella borghesiana, il pellegrino che viene a pregarla come salute del popolo romano.

Il Fiat della Vergine ha in questo tempio la sua mirabile apoteosi terrena che si riallaccia direttamente agli eventi che la fecero divenire Madre del Redentore e corredentrice del genere umano. Dopo aver ammirato i resti della santa cuna di Betlemme dove fu adagiato il Salvatore del mondo e che si trova nella sottostante cripta così splendidamente completata da Virginio Vespignani, si esce da questo tempio così ricco di insegnamenti ma altrettanto eloquente di amore materno, che sempre elargisce la tenerissima Madre.

  

(Sketch provided by Vatican website.)

236 posted on 03/23/2008 1:26:44 AM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Pietro in Vaticano

San Pietro in Vaticano

Sabato della I settimana di Quaresima

  

Nella notte tra il “sabato delle Quattro Tempora” e la Domenica venivano ordinati, cioè entravano nel Sacramento dell’Ordine, i Sacerdoti e i Diaconi. L’Ordinazione avveniva nella basilica di S. Pietro, sulla tomba del Principe degli Apostoli, al quale il Signore aveva conferito il primato pastorale: “Pasci…”. Questo comando è scritto in latino e greco con giganteschi caratteri su fondo oro, lungo tutta la basilica. Questo tempio che Costantino prima, risolvendo difficilissimi problemi architettonici volle poi “centrato” sull’umile tomba terragna, sigillata da uno dei monumenti più maestosi, che l’umanità abbia costruito.

 Deve aver sorriso il Signore quando, a Pietro che gli chiedeva che cosa avrebbe avuto in ricompensa per aver lasciato tutto, gli rispose che avrebbe avuto il centuplo anche quaggiù: di questo basterà ammirare la tomba.  

La stazione inizia con le cinque lezioni scritturali al termine delle quali subentra l'Apostolo Paolo con un tratto della sua più efficace lettera ai Tessalonicesi; segue qui la liturgia della Messa.

In questa magnifica basilica, cuore della cristianità, si sono profuse arti e fulgori di vita che Michelangelo e Bramante hanno saputo splendidamente rappresentare qui sulla tomba del principe degli Apostoli.

L’eco della liturgia, l’insegnamento di Paolo, l’esempio di Pietro, sono ripetuti dai Pontefici che qui riposano, dai Santi Fondatori, che qui parlano dalle loro nicchie, dai martiri e dalle Reliquie della Passione custodite nell’alto tabernacolo come sul monte Tabor.

(Sketch provided by Vatican website.)

237 posted on 03/24/2008 10:27:30 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Paolo fuori le Mura

San Paolo fuori le Mura

Mercoledì della IV settimana di Quaresima
   

L’odierna stazione era qui presso la tomba di Paolo dove avveniva il terzo “scrutinia” degli aspiranti al battesimo: non bisogna mai dimenticare che anticamente la Quaresima era innanzi tutto l’immediata preparazione al battesimo dei neofiti, che venivano ammessi per la prima volta ad ascoltare la parola di Dio in una funzione liturgica chiamata "In aperitione aurium". 

Prospicienti sono le catacombe di Comodilla, dove loculi inviolati dei Martiri e i graffiti testimoniano la fede dei primi cristiani.

La basilica non era quella attuale, ma quella detta “dei tre imperatori” perché decisa a norma di decreto e iniziata dagli imperatori Valentiniano, Teodosio ed Arcadio nell’anno 384. Era una meraviglia!

Vi sono capolavori di artisti antichi come l'arco trionfale di Galla Placidia, come Pietro Cavallini, come Arnoldo di Cambio autore della cappella del Crocifisso, come il Poletti che ricostruì il tempio andato distrutto dopo l'incendio accidentale scaturito dai resti di un braciere che, nel sottotetto, rianimato da un vento impetuoso, trovò facile esca nelle grosse antiche travi di cedro del Libano. Il pontefice di allora Pio VII, morente nel palazzo del Quirinale, venne pietosamente tenuto all'oscuro dell'immane disastro.

All'interno sono tuttora visibili alcuni capolavori come il mirabile candelabro pasquale opera del Vassalletto, il quadriportico del Calderini denso di levigate colonne, che sulla lucentissima facciata acquista bagliori di fiamma al cader del sole; la preziosissima opera del chiostro, la nuovissima porta del Maraini, che ritrae Pietro e Paolo. Alla luce penetrante dalle alabastrine finestre il pellegrino è chiamato qui a mirare la luce di Cristo per esserne illuminato e riscaldato nello spirito.             

     

(Sketch provided by Vatican website.)

238 posted on 03/26/2008 9:12:47 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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Stazione a San Lorenzo fuori le Mura 
 

Domenica III di Quaresima

 

Su questa basilica, che Costantino volle dedicare al diacono Lorenzo, Papa Pelagio II ne sovrappose un'altra dedicata alla Madre di Dio.

La basilica laurenziana sorge sul cimitero di Ciriaca a pochi passi da quello di Ippolito, cimiteri questi, che gelosamente custodiscono corpi di molti Santi e anche quello dello "Stauroforo" Lorenzo, che morì sulle fiamme.

Il campanile romanico, adorno di lecci che si leva alto sopra l'immenso cimitero romano del Verano, si unisce nella liturgia in un inno alla vita in una atmosfera, che vede anche gli affreschi scoloriti del Capparoni, nel tempo che assieme lodano Lorenzo.

La basilica, alla quale si accede dopo il portico del Vassalletto, evidenzia affreschi, mosaici, marmi, colonne e capitelli inneggianti a Lorenzo e Stefano e parlano del loro sepolcro accanto all'aureola dorata, che racchiude la lastra marmorea su cui fu adagiato il Diacono bruciato, dopo che fu tolto dalla graticola.

Nella stessa cripta è ricordato Stefano il primo martire ucciso dalle pietre. Qui giace anche il sarcofago dove riposa il Beato Pio IX, la cui salma fu anch'essa oggetto di fitta sassaiola, armata da facinorosi, che nella notte in cui il corpo del Papa venne traslato in questa chiesa, lungo le vie di Roma, si resero responsabili di tanta ignominia.

Questa cappella era stata restaurata per volere di quel Pontefice, con l'opera di Vespignani e Fracassino e da Giovan Battista De Rossi, cofondatore del Collegium Cultorum Martyrum.


239 posted on 03/26/2008 9:13:45 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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 Stazione ai Santi XII Apostoli

Santi XII Apostoli

Venerdì della I settimana di Quaresima

 

Questo giorno, "venerdì delle Quattro Tempora di Primavera”, ci ricorda ancora l'antica preparazione degli ordinandi (Sacerdoti, Diaconi) con i così detti “scrutini”. Per questo venivano scelte chiese grandi.

L'immensità solenne della basilica dei Santi XII Apostoli accoglie i pellegrini che vi si recano a pregare sulle tombe degli Apostoli Filippo e Giacomo e sui sepolcri dei numerosi Martiri, che qui, nella vasta e suggestiva cripta a mo' di catacomba, " in pace sepulta sunt".

 Si sa che, nel VI secolo, dopo le guerre gotiche, il generale Narsete avrebbe chiesto e pagato la costruzione di una chiesa, quale ex-voto, chiesa che sarebbe stata edificata e consacrata dai Papi Pelagio I e dal suo successore Giovanni III. Pur mancando resti archeologici è dato pensare ad una basilica più antica probabilmente costruita nel IV secolo da Giulio I.

Sappiamo che la chiesa era riccamente ornata di mosaici e immagini, perché Papa Adriano I, in una lettera a Carlo Magno la cita come esempio dimostrativo e che gli antichi onoravano così le immagini dei Santi. Un grande terremoto del 1348 la danneggiò notevolmente, i Papi erano ad Avignone finché Martino V, Oddone Colonna, eletto al Concilio di Costanza nel 1417, la restaurò.

Nel maestoso tempio non si può non ammirare il quattrocentesco portico a nove arcate di Baccio Pintelli, che lo divide dalla facciata commissionata al Valadier dai Torlonia. Anche il genio del Canova qui rifulge con il monumento a Clemente XIV opera completata unitamente al sommo incisore Volpato.

Inoltre la più grande pala d'altare esistente in Roma qui trovasi dipinta dal Muratori; nel corridoio attiguo al tempio si erge il monumento al Cardinal Bessarione opera questa attribuita a Michelangelo.

Tutto intorno all'altare centrale vi sono teche e reliquiari di questo sacello di Martiri, che ci aiutano a fare giungere al Cristo le invocazioni che in questo tempio scendono come misterioso raggio di speranza.

(Sketch provided by Vatican website.)

240 posted on 03/29/2008 9:57:52 PM PDT by Salvation (†With God all things are possible.†)
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