Stazione a San Nicola in Carcere
Sabato della IV settimana di Quaresima
Questa zona pianeggiante, che dal Tevere arriva alle propaggini del Campidoglio, del Palatino e dellAventino, fu sempre importante nella vita della città di Roma; infatti è zona di abitazioni antichissime quali l'area di SantOmobono, l'area di commercio con il porto tiberino, e qui vi è il primo ponte Sublicio, il foro boario, il foro olitorio o delle verdure.
Vi furono qui anche templi antichi, come quello Etrusco della Mater Matuta, quello di Portunus, oggi chiamato della fortuna virile, e molti altri più recenti.
Alcuni furono poi demoliti per costruire per esempio il Teatro Marcello. Sui ruderi di tre di essi (probabilmente Ianus, Spes, Iuno Sospita) sorse questa chiesa - una delle sessanta - dedicata al Vescovo di Mira San Nicola.
Sorse sul luogo dove Servio Tullio forse, eresse la pubblica prigione nelle latomie del Campidoglio. La chiesa non ha perduto la sua primitiva linea basilicale, nonostante i restauri di Bonifacio IV, Felice I, Nicolò II e Alessandro VI. Il Cardinale Pietro Aldobrandini ne affidò poi il completo rifacimento a Giacomo Della Porta.
Sotto l'altare maggiore si venerano i corpi dei Martiri della via Portuense, Faustino e Beatrice.
La liturgia odierna si ispira ai sentimenti che dentro di essi i catecumeni custodivano avvicinandosi al giorno del battesimo.
Stazione a San Pietro in Vaticano
Domenica V di Quaresima
Quando Domenico Fontana voltò finalmente San Pietro (dietro la spinta di Sisto V, aveva fatto in 22 mesi, quanto aspettava da 54 anni!) sotto limmensa cupola vi erano gli enormi pilastri michelangioleschi completamente spogli. Il Bernini ebbe la splendida idea, se fu sua, di farne dei reliquiari per le principali reliquie in possesso della basilica. Costruì in alto delle loggette per lesposizione, utilizzando le colonnine tortili del sacello costantiniano, che saranno il modello di quelle che farà fondere in bronzo per il suo baldacchino. In basso delle grandi statue dovevano indicare di che cosa si trattava. Scolpì egli stesso la statua di San Longino (reliquia: la Santa Lancia) e disegnò le altre SantAndrea (reliquia la sua croce), SantElena (reliquia legno della vera Croce), la Veronica (reliquia il velo della Veronica, la più prestigiosa delle reliquie della basilica). Ancora oggi, in questa occasione, si dà la benedizione con queste insigni reliquie.
La basilica vaticana, nel giorno d'inizio del cammino di Cristo verso il Calvario con le tante reliquie della sua Passione, che qui sono conservate, meglio favorisce la meditazione del cristiano, che, sotto la volta della cupola michelangiolesca, riflette sulla croce "ara dell'olocausto divino".
(Sketch provided by Vatican website.)