Posted on 02/25/2009 9:53:21 PM PST by Salvation
LENTEN STATIONS
LENTEN SEASON
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I Sunday of Lent
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II Sunday of Lent
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III Sunday of Lent
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IV Sunday of Lent
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V Sunday of Lent
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HOLY WEEK
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Palm Sunday
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Easter Sunday
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EASTER SEASON
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II Easter Sunday (in Albis)
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The Academy is preparing a liturgical book, with a brief story of each station. It will be completed and will include a guide to the liturgies in Latin and Italian in order to better follow the stations throughout the Lenten journey.
Prayer Ping!
but if they also assist at the sacred functions celebrated in the morning or evening, a plenary indulgence is granted.
Stazione ai Santi Giovanni e Paolo
Venerdì dopo le Ceneri
Sul complesso di questo Santuario edificato al Celio, sulla chiesa attuale del XVIII secolo che modifica quella di Pasquale II del 1099 antico titolo di Pammachio sugli edifici romani che stanno sotto e che la tradizione dice di essere la casa dei Martiri eponimi e sulloratorio del IV sec. unico in Roma venuti alla luce alla fine del 1800, si sono scritti molti volumi.
E' qui che oggi mentre si sale a depositare presso le tombe dei Martiri Giovanni e Paolo gli aneliti dell'anima, a loro, fino dall'evo remoto, si unisce la memoria di Crispo, Crispignano e Benedetta anch'essi Martiri di Cristo.
Giovanni e Paolo, uccisi per ordine di Giuliano l'Apostata, dettero la vita per Cristo, dove Pammacchio nobile e generoso di Roma convertì, unitamente al padre Bisanzio quella sua casa in tempio. Egualmente presso la tomba di questi martiri il fondatore dei religiosi passionisti S.Paolo della Croce esalò l'ultimo respiro nell'attiguo convento, dove visse pure S.Vincenzo M. Strambi, religioso e Vescovo passionista.
La processione stazionale si svolge, su una parte del santuario pagano, dedicato dalla moglie Agrippina madre di Nerone, allimperatore Claudio divinizzato.
http://www.freerepublic.com/focus/f-religion/2194326/posts?page=6#6
OK, all you Latin wonders out there. Please translate. I will post the Latin from Ash Wednesday and yesterday later today. (Or you can find it at the link for that day.)
Stazione a Santa Sabina
MERCOLEDI DELLE CENERI
Dopo la riforma di S. Gregorio Magno, nel VII secolo, la Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri. Originariamente cominciava la Domenica in capite jeiunii con la stazione (probabilmente vigilare, cioè notturna) nella cattedrale di Roma, S. Giovanni in Laterano.
Limposizione delle ceneri era un rito riservato dapprima ai penitenti pubblici, che avevano chiesto di venir riconciliati durante la Quaresima. Per umiltà, riconoscendosi tutti bisognosi di riconciliazione, il Papa, il Clero e poi tutti i fedeli vollero associarsi a quel rito ricevendo anchessi le ceneri.
Perché sia stata scelta Santa Sabina con precisione non si sa: alcuni pensano che il Papa, in vista delle fatiche quaresimali, si ritirasse lassù per alcuni giorni di riposo. Potrebbe anche essere stata scelta perché, per raggiungerla, la processione che partiva da Santa Anastasia doveva fare una forte salita simbolo degli sforzi necessari alla salita verso la perfezione spirituale dellanima.
La basilica attuale è datata come riportato nella grande iscrizione dellentrata: fu costruita dal presbitero Pietro Illirico, ai tempi di Papa Celestino I (422-432). Ma si conosce un Titulus Sabinae anteriore a quellepoca, costruito forse su una casa romana di cui sono stati visti i ruderi. La Sabina titolare è stata probabilmente la donatrice del terreno ecc. che poi, quando nel VI secolo Titulares erano solo i Santi Martiri, è stata (i casi sono numerosissimi) fregiata, sicuramente a ragion veduta, del titolo di Santa.
La basilica del V secolo fu restaurata e modificata molte volte, come quasi tutte le chiese antiche di Roma: incendi, terremoti, invasioni, nuove mode stilistiche, furono i loro grandi nemici! Nel 1914-18 A. Munos la riportò al suo stile, utilizzando molti pezzi originali, che per fortuna non erano andati distrutti: è quella che ammiriamo tuttora.
Stazione a San Giorgio al Velabro
Giovedì dopo le Ceneri
Le Stazioni del giovedì sono tutte di epoca tarda: le ha inserite Papa Gregorio II nel sec. VIII, quando completò la serie di questi riti quaresimali.
Per queste Stazioni scelse i santuari più venerati dai fedeli di allora. Il culto del santo guerriero, combattente contro il demonio sotto laspetto di un drago, venuto dalloriente, era molto sentito specialmente in questo quartiere pieno di impiegati dellImpero Bizantino e di mercanti levantini.
Qui sempre sull'Aventino si ebbero i primi contatti con i martiri e i confessori peregrinando a S. Giorgio "in velum aureum".
La chiesa di S. Giorgio al Velabro non ha molta dissomiglianza da S. Sabina e da S. Maria in Cosmedin.
Le origini del tempio risalgono molto prima del VI secolo. S. Gregorio Magno lo annoverò tra le diaconie e S. Gregorio II v'istituì la Stazione Quaresimale. Leone XII vi abbinò al culto di S. Giorgio quello di San Sebastiano e un altro Gregorio il IV lo dotò di mosaici e portici; nel 1325 Giotto ne affrescò l'abside. Da un lato della chiesa si può tuttora scorgere un ambulacro della cloaca massima.
In anni molto recenti, tra il 1980/90, il tempio venne gravemente danneggiato da un grave attentato dinamitardo compiuto contemporaneamente anche al Laterano.
http://www.freerepublic.com/focus/f-religion/2194326/posts?page=6#6
OK, all you Latin wonders out there. Please translate for those of us who have forgotten our Latin.
Stazione a Sant'Agostino
Sabato dopo le Ceneri
Il messale romano indicava la stazione quaresimale a S.Trifone nel luogo dove è ora la magnifica chiesa di Sant'Agostino cara al cuore dei romani, perché è ivi venerata la Madonna del Parto.
S.Trifone era una chiesetta (a cui forse appartengono piccoli ruderi conglobati nella chiesa attuale) fatta costruire per trasportarvi le reliquie dei Ss.Trifone, Respicio e Ninfa, che erano fuori città.
La chiesa attuale dedicata poi a Sant' Agostino, fu costruita, molto velocemente, tra il 1479 e il 1483, da Giacomo di Pietrasanta per munificenza del Cardinal Guglielmo DEstouteville. Facciata e interno sono fra le più discusse; comunque tale chiesa è una delle più ricche di opere darte: sculture dei Sansovino, del Bernini (allaltar maggiore, da lui stesso ideato), pitture di Raffaello, Caravaggio e Guercino.
Tutto qui commuove e induce ad ascoltare la voce dei secoli, che canta, presso la tomba dei Martiri suddetti l'inno della Chiesa, che "corde impavido" affrontarono la morte per Cristo.
Nella navata sinistra presso l'altare maggiore riposano i resti di Santa Monica, morta e sepolta ad Ostia e qui traslata nel XV secolo; questa tomba è una parte dell'insegnamento che proviene dall'odierna chiesa stazionale. Monica seguì Agostino perché volle la sua salvezza, la Chiesa segue tutti in virtù del sacrificio redentore del Cristo.
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Please ping me to note-worthy Pro-Life or Catholic threads, or other threads of interest.
Obama Says A Baby Is A Punishment
Obama: If they make a mistake, I dont want them punished with a baby.
Well, bring it on. We started Latin 1 last week and I am so far able to say: ‘Salve, magistra’ and ‘Puella mea me non amat.’ This is in addition to ‘gloria in excelsis Deo’ and ‘ipso facto’ which I have been tossing about for some years now.
Pray my FRiends, pray hard.
The Vatican pages you are linking to are in Italian.
St. John Cantius parish in Chicago has meditations on each stational church. You can see today's meditation and there are links in the sidebar for March and April. They have sell a booklet that "guides the faithful though the 40 days of Lent by taking them on a pilgrimage of the stational churches of Rome."
Thanks for the hint. Anyone know Italian?
Stazione a San Giovanni in Laterano
Domenica II di Quaresima
E' questa la "Stazione", che originariamente dava inizio alla Quaresima, "in capite jeiunii". Non aveva processione. La storia di questa Arcibasilica è quanto mai complessa, tra costruzioni, distruzioni, incendi, terremoti, invasioni e attentati ed altrettante ricostruzioni e restauri.
Se oggi la liturgia c'invita per la stazione quaresimale "caput et mater omnium ecclesiarum Urbis et Orbis" segno è che una delle più grandi solennità dell'anno ecclesiastico si svolge nel tempio, che sorse su quelle che furono le "egregiae Lateranorum aedes".
Prima ancora dell'editto di Milano, quando Papa Melchiade tenne un Sinodo antidonastica in un luogo di culto della "domus Faustae" (l'antica sede dei Laterani), questo Pontefice curò la costruzione della grande basilica costantiniana consacrata nel 318 (negli scavi fatti sotto la basilica sfila tutta la storia), fino all'attuale commissionata dal Papa Innocenzo X al Borromini per il giubileo del 1650. Il Papa Clemente XII (1730-1740) aggiunse la maestosa facciata che ammiriamo sormontata dalle 15 gigantesche statue, e Leone XIII (1878-1903) l'abside e il coro con il recupero, per quanto possibile, del mosaico dei Torriti. Qui abitarono i Papi fino all'inizio del periodo avignonese (1304).
Qui vengono ancora celebrate cinque Stazioni: I Domenica (già inizio) di Quaresima; Domenica delle Palme (inizio della Settimana Maggiore); Giovedì Santo (inizio del Triduo Sacro); Sabato Santo (Pasqua); Sabato in Albis (deposizione della "veste bianca" nella grande veglia simile a quella pasquale).
Anche questa chiesa, la prima nella diocesi di Roma, in anni recenti compresi tra il 1980 e il 1990 subì danneggiamenti gravi a causa di un attentato dinamitardo, che contemporaneamente fu compiuto anche in un altro tempio romano quello di S. Giorgio al Velabro.
Stazione a San Pietro in Vincoli
Lunedì della I settimana di Quaresima
In questa zona dove, se non proprio sotto la chiesa, erano uffici e anche carceri del "Praefectus Urbis", è possibile che gli apostoli siano comparsi per essere giudicati e condannati. A ricordo di questo la tradizione colloca i "vincula" cioè le catene, che avvinsero Simone, detto Pietro il Galileo.
La figura di Mosè legislatore, ideato per la futura tomba di Giulio II, non sfugge certo allo sguardo anche per chi si reca in questo tempio come pellegrino sulle orme divine del Cristo nei salutari cammini. La maestosa opera di Michelangelo infatti ben si addice a questo tempio superbo, che Sisto III (432-467) volle edificare qui col denaro offerto dall'imperatrice Eudossia dedicandolo a Pietro e Paolo, ma specialmente a Pietro il primo Papa; ecco perché la basilica fu detta Eudossiana. Qui ben contrasta la figura del Mosè michelangiolesco con quella di Pietro maestro mite "oboediens usque ad mortem crucis".
Le sue catene si conservano in un artistico tabernacolo nell'austera cripta di questa basilica, dove pure riposano i martiri Maccabei.
E' palpabile la mitezza di Pietro nelle pitture di Jacopo Coppo, dove il principe degli Apostoli soffre incatenato per il Signore, mentre l'angelo lo sta per liberare.
Stazione a Santa Anastasia
Martedì della I settimana di Quaresima
Questa meta stazionale ci riporta alle pendici del Palatino nell'antico quartiere greco. Da molti anni la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum (già Collegium) vi ripristinò la Messa dell'Aurora nel giorno della Natività del Signore a ricordare l'antichissima consuetudine del Papa, che qui interveniva, nelle primissime ore dell'alba, per celebrarvi la S. Messa. Il Pontefice poi vi si recava per la distribuzione delle ceneri nel primo giorno di quaresima e di qui partiva la processione per Santa Sabina.
"Aghia Anàstasis" la santa Resurrezione oppure Santa Anastasia martire di Sirmio, erano questi i probabili motivi di dedicazione di questo tempio, chiesa ufficiale degli impiegati greci del tardo impero.
L'interno del tempio è di un nitore diffuso, nel soffitto e negli archi, nelle pareti e nelle colonne. Sembra questo un inno alla purezza di Sant'Anastasia, che riposa sotto l'altare illuminato nella gloria del Cristo.
In questa chiesa riposano anche la martire Faustina, il Vescovo Toribio e il Cardinale Mai.
Tutti insieme qui parlano di Cristo che, nella vita terrena, invita tutti a seguirlo.
Tra il 1600 e il 1700 Papa Urbano VIII prima, e il Cardinal Nunez de' Cunha poi, così la strutturarono.
In questa chiesa era il deposito per la custodia delle insegne e croci dei vari gruppi ecclesiastici, che partecipavano alle Stazioni.
Santa Maria Maggiore
Mercoledì (detto Tempora) della I settimana di Quaresima
Le tre Stazioni a Santa Maria Maggiore hanno sempre avuto significato di devozione alla Madonna, come quella della prima, che accompagnava gli Ordinandi al Presbiterato e al Diaconato, i quali nella domenica seguente, li avrebbero ricevuti in San Pietro. Per questo chiedevano la protezione della Madre celeste di Cristo e della Chiesa.
Una basilica allEsquilino sarebbe stata costruita dal Papa Liberio, alla caduta della neve nel mese di Agosto del 352. Sopra di essa Papa Sisto III avrebbe costruito lattuale. Gli scavi non hanno confermato lesistenza di una basilica liberiana, ma solo quella di Sisto III (432-440), come è indicato nellarco interno. Si potrebbe pensare che Papa Liberio lavesse cominciata e Papa Sisto, un anno dopo che il Concilio di Efeso aveva proclamato legittimo lappellativo di Theotòkos ovvero Madre di Dio l'avesse portata a termine quale monumento della divina maternità di Maria. Ed è questo il più grande al mondo dedicato alla Vergine.
Infatti, la Madonna "nostra salute" - attribuita a San Luca - accoglie nella grandiosa cappella borghesiana, il pellegrino che viene a pregarla come salute del popolo romano.
Il Fiat della Vergine ha in questo tempio la sua mirabile apoteosi terrena che si riallaccia direttamente agli eventi che la fecero divenire Madre del Redentore e corredentrice del genere umano. Dopo aver ammirato i resti della santa cuna di Betlemme dove fu adagiato il Salvatore del mondo e che si trova nella sottostante cripta così splendidamente completata da Virginio Vespignani, si esce da questo tempio così ricco di insegnamenti ma altrettanto eloquente di amore materno, che sempre elargisce la tenerissima Madre.
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