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Stazione a Santa Anastasia 
 

Martedì della I settimana di Quaresima 
 

Questa meta stazionale ci riporta alle pendici del Palatino nell'antico quartiere greco. Da molti anni la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum (già Collegium) vi ripristinò la Messa dell'Aurora nel giorno della Natività del Signore a ricordare l'antichissima consuetudine del Papa, che qui interveniva, nelle primissime ore dell'alba, per celebrarvi la S. Messa. Il Pontefice poi vi si recava per la distribuzione delle ceneri nel primo giorno di quaresima e di qui partiva la processione per Santa Sabina.

"Aghia Anàstasis" la santa Resurrezione oppure Santa Anastasia martire di Sirmio, erano questi i probabili motivi di dedicazione di questo tempio, chiesa ufficiale degli impiegati greci del tardo impero.

L'interno del tempio è di un nitore diffuso, nel soffitto e negli archi, nelle pareti e nelle colonne. Sembra questo un inno alla purezza di Sant'Anastasia, che riposa sotto l'altare illuminato nella gloria del Cristo.

In questa chiesa riposano anche la martire Faustina, il Vescovo Toribio e il Cardinale Mai.

Tutti insieme qui parlano di Cristo che, nella vita terrena, invita tutti a seguirlo.   

Tra il 1600 e il 1700 Papa Urbano VIII prima, e il Cardinal Nunez de' Cunha poi, così la strutturarono.

In questa chiesa era il deposito per la custodia delle insegne e croci dei vari gruppi ecclesiastici, che partecipavano alle Stazioni.

S. Anastasia (S. Teodoro) al Palatino

19 posted on 03/03/2009 9:32:47 AM PST by Salvation ( †With God all things are possible.†)
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Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Mercoledì (detto “Tempora”) della I settimana di Quaresima

Le tre Stazioni a Santa Maria Maggiore hanno sempre avuto significato di devozione alla Madonna, come quella della prima, che accompagnava gli Ordinandi al Presbiterato e al Diaconato, i quali nella domenica seguente, li avrebbero ricevuti in San Pietro. Per questo chiedevano la protezione della Madre celeste di Cristo e della Chiesa.

Una basilica all’Esquilino sarebbe stata costruita dal Papa Liberio, alla caduta della neve nel mese di Agosto del 352. Sopra di essa Papa Sisto III avrebbe costruito l’attuale. Gli scavi non hanno confermato l’esistenza di una basilica liberiana, ma solo quella di Sisto III (432-440), come è indicato nell’arco interno. Si potrebbe pensare che Papa Liberio l’avesse cominciata e Papa Sisto, un anno dopo che il Concilio di Efeso aveva proclamato legittimo l’appellativo di Theotòkos ovvero Madre di Dio l'avesse portata a termine quale “monumento” della divina maternità di Maria. Ed è questo il più grande al mondo dedicato alla Vergine.

Infatti, la Madonna "nostra salute" - attribuita a San Luca - accoglie nella grandiosa cappella borghesiana, il pellegrino che viene a pregarla come salute del popolo romano.

Il Fiat della Vergine ha in questo tempio la sua mirabile apoteosi terrena che si riallaccia direttamente agli eventi che la fecero divenire Madre del Redentore e corredentrice del genere umano. Dopo aver ammirato i resti della santa cuna di Betlemme dove fu adagiato il Salvatore del mondo e che si trova nella sottostante cripta così splendidamente completata da Virginio Vespignani, si esce da questo tempio così ricco di insegnamenti ma altrettanto eloquente di amore materno, che sempre elargisce la tenerissima Madre.

  

St. Mary Major

20 posted on 03/05/2009 10:39:43 PM PST by Salvation ( †With God all things are possible.†)
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