Stazione a Santa Anastasia
Martedì della I settimana di Quaresima
Questa meta stazionale ci riporta alle pendici del Palatino nell'antico quartiere greco. Da molti anni la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum (già Collegium) vi ripristinò la Messa dell'Aurora nel giorno della Natività del Signore a ricordare l'antichissima consuetudine del Papa, che qui interveniva, nelle primissime ore dell'alba, per celebrarvi la S. Messa. Il Pontefice poi vi si recava per la distribuzione delle ceneri nel primo giorno di quaresima e di qui partiva la processione per Santa Sabina.
"Aghia Anàstasis" la santa Resurrezione oppure Santa Anastasia martire di Sirmio, erano questi i probabili motivi di dedicazione di questo tempio, chiesa ufficiale degli impiegati greci del tardo impero.
L'interno del tempio è di un nitore diffuso, nel soffitto e negli archi, nelle pareti e nelle colonne. Sembra questo un inno alla purezza di Sant'Anastasia, che riposa sotto l'altare illuminato nella gloria del Cristo.
In questa chiesa riposano anche la martire Faustina, il Vescovo Toribio e il Cardinale Mai.
Tutti insieme qui parlano di Cristo che, nella vita terrena, invita tutti a seguirlo.
Tra il 1600 e il 1700 Papa Urbano VIII prima, e il Cardinal Nunez de' Cunha poi, così la strutturarono.
In questa chiesa era il deposito per la custodia delle insegne e croci dei vari gruppi ecclesiastici, che partecipavano alle Stazioni.
Santa Maria Maggiore
Mercoledì (detto Tempora) della I settimana di Quaresima
Le tre Stazioni a Santa Maria Maggiore hanno sempre avuto significato di devozione alla Madonna, come quella della prima, che accompagnava gli Ordinandi al Presbiterato e al Diaconato, i quali nella domenica seguente, li avrebbero ricevuti in San Pietro. Per questo chiedevano la protezione della Madre celeste di Cristo e della Chiesa.
Una basilica allEsquilino sarebbe stata costruita dal Papa Liberio, alla caduta della neve nel mese di Agosto del 352. Sopra di essa Papa Sisto III avrebbe costruito lattuale. Gli scavi non hanno confermato lesistenza di una basilica liberiana, ma solo quella di Sisto III (432-440), come è indicato nellarco interno. Si potrebbe pensare che Papa Liberio lavesse cominciata e Papa Sisto, un anno dopo che il Concilio di Efeso aveva proclamato legittimo lappellativo di Theotòkos ovvero Madre di Dio l'avesse portata a termine quale monumento della divina maternità di Maria. Ed è questo il più grande al mondo dedicato alla Vergine.
Infatti, la Madonna "nostra salute" - attribuita a San Luca - accoglie nella grandiosa cappella borghesiana, il pellegrino che viene a pregarla come salute del popolo romano.
Il Fiat della Vergine ha in questo tempio la sua mirabile apoteosi terrena che si riallaccia direttamente agli eventi che la fecero divenire Madre del Redentore e corredentrice del genere umano.