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Stazione a San Giovanni in Laterano 
 

Domenica delle Palme
  

Inizia  il tempo più importante della Quaresima: la “Settimana Maggiore” o Santa ed è giusto che cominci dalla cattedrale dell'Urbe, San Giovanni in Laterano, cioè dalla chiesa "caput et mater" di tutte le chiese del mondo.

Sembra che originariamente il rito stazionale e Benedizione delle Palme fossero separati; più tardi furono riuniti ma tutto avveniva nella basilica: non si conosce, infatti, una “chiesa collecta” per questo giorno.

Il rito della benedizione delle Palme comportava che una processione del clero che sostava fuori dalla chiesa dovesse bussare con l’asta della croce per farsi aprire, mentre venivano eseguiti canti latini, che il popolo considerava come un lamento dello stesso clero rimasto fuori.

Dalla combustione dei resti delle palme benedette venivano poi ricavate “le ceneri” per la quaresima dell’anno seguente.

Il Cardinale Schuster indica come la liturgia di questo giorno risalga al periodo aureo della legislazione liturgica.

La peregrinazione di questa domenica degli ulivi ha molteplici richiami; di questi parlano le venerande mura della cattedrale del mondo ripetendo che solo seguendo il Cristo, non nel trionfo effimero della terra ma nel dolore e nella passione, si  giunge senz'altro alla Resurrezione.

   

St. John Lateran

54 posted on 04/05/2009 10:15:39 PM PDT by Salvation ( †With God all things are possible.†)
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Stazione a Santa Prassede
 

Lunedì della Settimana Santa 

  

Prassede e Pudenziana erano, secondo la tradizione, le due figlie sante del senatore Pudente anch'egli santo. I due figli, invece erano piuttosto discoli e anticristiani. Abbiamo già visto che un Titulus Praxidae è attestato già alla fine del IV secolo.

Nel titolo di Santa Prassede, Pasquale I dette onorata sepoltura a 2300 martiri. Anche questa chiesa, come Sant'Eusebio e San Martino ai Monti, sorge dove fu il clivo suburrano.

La prima memoria risale all'anno 499 poiché sappiamo che nel Concilio di Papa Simmaco intervennero due preti di questo titolo. Si vuole anche che Pasquale I pontefice sia stato titolare di Santa Prassede e che, da pontefice, la fece completamente restaurare dotandola dei mosaici, che ancor'oggi ne ornano l'abside e l'arco trionfale.

Le spoglie della santa titolare riposano nella cappella sotto l'altare maggiore; sono qui visibili anche dipinti con scene del martirio dei Santi Celso, Giuliano, Crisanto, Daria, Ilaria, Giasone e Mauro. E questo fa pensare che qui, agli albori del secolo IX, papa Pasquale I ne ordinasse il trasporto dei corpi.

San Carlo Borromeo fu titolare di questa chiesa e vi fece compiere importantissimi lavori; successivamente, attraverso i secoli, contribuirono al suo abbellimento Alessandro de' Medici, che fu poi papa Leone XI e che fece affrescare la navata principale; nel 1730 il Cardinal Luigi Pico della Mirandola, che fece costruire il sontuoso altare maggiore.  

La cappella bizantina, dove è conservata una colonna che si dice essere quella della flagellazione di Nostro Signore, è tutta rivestita in mosaico e qui sono composte le spoglie mortali dei Santi Zenone e Valentino qui volute dal papa Pasquale I.

Tutto lo splendore di questo tempio mette in risalto la Passione di Cristo davanti alla colonna Santa dove fu legato il Salvatore. Le parole del profeta acquistano qui drammaticità ho dato il mio corpo a quelli che mi percuotevano…. non ho nascosto la mia faccia a chi mi sputacchiava.

In questa luce si compie la peregrinazione quaresimale di oggi. 

  

S. Prassede all'Esquilino

             


55 posted on 04/07/2009 12:44:44 AM PDT by Salvation ( †With God all things are possible.†)
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