Posted on 09/29/2007 11:09:38 PM PDT by Youngstown
From: European Council on Foreign Relations
Date: September 29, 2007 7:40:33 PM EDT
Subject: Comunicato stampa: 50 personalita' europee chiedono una politica estera dell' UE piu' incisiva
Reply-To: press@ecfr.eu
50 illustri personalità europee fanno appello all'Unione Europea affinché assuma un ruolo determinante nel definire l'ordine mondiale
Inaugurazione del primo centro studi paneuropeo con sedi a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Roma, Sofia e Varsavia volto alla promozione di una politica estera europea piu' coerente ed incisiva.
Embargo stampa: martedì 2 ottobre 00.01 (Londra)
Mentre l'Europa si prepara ad adottare un nuovo trattato, risultato della conferenza intergovernativa che si concluderà a Lisbona in ottobre, 50 illustri personalità europee inaugurano l'European Council on Foreign Relations (ECFR) - con sedi operative a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Roma, Sofia e Varsavia - con l'obbiettivo di promuovere una politica estera europea più coerente e incisiva.
ECFR annovera tra i suoi membri fondatori numerose personalità di spicco, fra cui ex primi ministri, presidenti e commissari; ministri e parlamentari in carica; noti intellettuali ed esponenti della cultura provenienti dai vari stati membri e paesi candidati all'adesione come Martti Ahtisaari, Giuliano Amato, Emma Bonino, Jean-Luc Dehaene, Joschka Fischer, Timothy Garton Ash, Bronislaw Geremek, Mart Laar, Chris Patten, Dominique Strauss-Kahn, il musicista Brian Eno, l'architetto Rem Koolhaas, la scrittrice Elif Shafak ed il filantropo George Soros.
I membri fondatori aspirano a far uscire l'Unione Europea dalla sua fase di introspezione, acuitasi dopo il "no" di Francia e Olanda alla Costituzione europea, al fine di far fronte alle sue responsabilità internazionali. Insieme hanno sottoscritto una Dichiarazione di Principi che fa appello ai Capi di Stato e di Governo dell'UE affinché:
Sviluppino una politica estera europea più coerente e incisiva in grado di affrontare un numero sempre maggiore di sfide globali, fra cui il cambiamento climatico, la lotta contro la povertà, la proliferazione delle armi nucleari e l'accentuarsi di estremismi violenti;
Collaborino per agire in modo piu' strategico all'interno delle istituzioni multilaterali come l'ONU, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio al fine di aumentare la forza collettiva dell'Unione;
Onorino gli impegni presi con la Turchia e i paesi dei Balcani occidentali rispetto alla possibilità di entrare nell'Unione Europea, al fine di incoraggiarne il progressivo sviluppo politico, economico e sociale;
Promuovano incentivi, tra cui la facilitazione dei visti e l'accesso ai mercati, per i paesi immediatamente confinanti con l'Unione in modo da ancorarli saldamente alla sfera d'influenza comunitaria;
Vincolino decisioni strategiche sulle politiche europee del commercio estero e cooperazione allo sviluppo a riforme politiche concrete adottate dai governi dei paesi beneficiari - inclusi i 12 miliardi di euro stanziati per la politica di vicinato e i 22 miliardi di euro di aiuti allo sviluppo nel quadro degli Accordi di Cotonou;
Facciano uso di tutte le risorse dell'Unione per promuovere i valori europei - compresa, in ultima istanza, la forza militare - nell'impedire genocidi e far fronte a catastrofi umanitarie, sia sul continente europeo che nel resto del mondo.
Il comitato esecutivo dell'ECFR sarà presieduto da Martti Ahtisaari, ex Presidente della Repubblica finlandese e ora inviato delle Nazioni Unite per il futuro status del Kossovo; Joschka Fischer, ex Ministro degli Esteri tedesco e Mabel van Oranje, attivista per i diritti umani e Direttrice per le relazioni internazionali dell'Open Society Institute.
Martti Ahtisaari, Presidente della Repubblica finlandese dal 1994 al 2000, ha dichiarato: "L'European Council on Foreign Relations è fondamentale per la creazione di canali che facilitino un dibattito aperto in Europa. L'ECFR è volto a soddisfare la necessità che l'Europa diventi un protagonista importante, coraggioso, innovativo e coerente sulla scena globale. A mio avviso l'ECFR svolgerà un ruolo chiave nella promozione di questa visione in un mondo sempre più caratterizzato dalla globalizzazione."
Joschka Fischer, ex Ministro degli Esteri tedesco, ha dichiarato: "L'Unione Europea è un valente esempio di integrazione, pace duratura e prosperità in un complesso ambiente internazionale. Il mondo del ventunesimo secolo ha bisogno di un'Europa forte ed unita, e l'ECFR può dare un contributo significativo al raggiungimento di questo obiettivo."
Mabel van Oranje dell'Open Society Institute ha dichiarato: "Il peso dell'Europa nel mondo non può più essere dato per scontato. O ci uniamo e cerchiamo di risolvere emergenze globali come il terrorismo, la crisi ambientale e l'AIDS, o il destino della nostra generazione verrà deciso da altri. L'European Council on Foreign Relations porterà una ventata di novità nel modo di affrontare le questioni su cui si gioca il nostro futuro."
Mark Leonard, Direttore Generale dell'ECFR e autore di "Europa 21" ha dichiarato: "L'Europa deve maturare. Dobbiamo smettere di lamentarci di ciò che altri stanno facendo, e iniziare a darci da fare. Vogliamo una politica estera efficiente, che metta la forza europea al servizio dei nostri valori."
George Soros, il filantropo di origine ungherese le cui Fondazioni hanno dato sostegno all'iniziativa, ha dichiarato: "L'Unione Europea incarna i principi di una società aperta e dovrebbe assurgere a motore trainante per la creazione di una società aperta a livello mondiale. L'Unione Europea solitamente segue gli Stati Uniti, reagendo alle loro prese di posizione a volte positivamente, a volte negativamente, ma dà per scontato l'assetto internazionale. Ciò deve cambiare e tale cambiamento non sarà possibile finché i singoli paesi continueranno ad agire in modo isolato."
A seguito dell'inaugurazione on-line del 2 ottobre verranno avviati una serie di dibattiti, seminari e giornate di studio in diverse capitali europee. Verrà inoltre lanciato il sito web dell'ECFR (www.ecfr.eu), allo scopo di creare un foro di discussione ed attivismo paneuropeo a sostegno di una UE sempre piu' impegnata sulla scena internazionale.
Le analisi condotte dall'ECFR faranno luce sui punti di forza e di debolezza dell'azione della politica estera comunitaria, mettendo in evidenza i contributi di stati membri che promuovono interessi comunitari collettivi e le performances deludenti di quei governi europei che non soddisfano le aspettative. Tra i progetti iniziali si segnalano in particolare due filoni di ricerca, l'uno volto a misurare il grado di influenza europea sulla Russia e l'altro mirante ad aumentare il peso specifico dell'Unione all'interno del sistema ONU.
Nei mesi a venire l'equipe di ricerca dell'ECFR approfondira' numerose aree tematiche tra cui le politiche comunitarie di promozione di diritti umani e valori democratici in paesi terzi; gli elementi chiave di una strategia paneuropea per l' Afghanistan; gli sviluppi in materia di politica europea di difesa; e lo stato delle relazioni sino-europee.
Il primo studio dell'ECFR, incentrato sulle relazioni fra UE e Russia, verrà publicato in ottobre. Sempre in ottobre l'ECFR presentera' i risultati di un sondaggio globale realizzato da Gallup International su un campione di due miliardi di persone residenti in circa 60 paesi. Il sondaggio verte sulla nozione della capacita', reale e percepita, di una serie di attori internazionali - tra cui l'Unione Europea - di definire l'equilibrio mondiale.
Per maggiori informazioni ed interviste ai membri fondatori dell'ECFR, si prega di contattare Zsofia Szilagyi, tel: 4420 7031 1623, 4478 7677 5034, email: zsofia.szilagyi@ecfr.eu
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NOTE AI REDATTORI
Il direttore esecutivo dell'ECFR e' Mark Leonard, precedentemente a capo del dipartimento di politica estera del Centre for European Reform di Londra ed autore di "Why Europe will run the 21st century".
Tra gli esperti ed i collaboratori che figurano tra lo staff di ECFR si segnalano: John Fox dall'ambasciata britannica a Pechino; François Godement dal Centre Asie di Parigi; Ulrike Guérot dal German Marshall Fund; Thomas Klau dal Financial Times Deutschland; Daniel Korski dal Ministero inglese per la cooperazione allo sviluppo (Dfid); Ognyan Minchev dall'Istituto per gli studi regionali e internazionali di Sofia; Pierre Noel dall'Università di Cambridge; Nicu Popescu dal Centro sugli studi politici europei (CEPS) di Bruxelles; Jose Ignacio Torreblanca dal Real Instituto Elcano di Madrid; Nick Witney dall'Agenzia europea per la difesa ed Hans Wolters dal WWF.
L'ECFR riceve attualmente fondi da FRIDE (Fundación para las Relaciones Internacionales y el Diálogo Exterior); Sigrid Rausing; Fondazione Communitas e Soros Foundations Network.
Al momento ECFR ha sedi operative a Berlino, Londra, Madrid, Parigi e Sofia, ed inaugurera' le sedi di Roma e Varsavia nei prossimi mesi. Da queste sette antenne ECFR coprira' un'area geografica abitata da circa il 70% della popolazione dell'UE.
DICHIARAZIONE DI PRINCIPI
Noi sottoscritti chiediamo ai governi dell'Unione Europea di adottare una politica estera più coerente ed incisiva, fondata sui valori da noi condivisi, volta al perseguimento dei nostri interessi comuni e sostenuta dal potere europeo.
Aderiamo ai seguenti principi:
1. Per i singoli Paesi europei che si trovano ad affrontare le grandi potenze odierne ed i giganti di domani, le questioni mondiali appaiono al di là della propria portata. L'Unione Europea, tuttavia, raccogliendo le loro instanze in un'unica voce, puo' dare un contributo fondamentale alla definizione degli equilibri mondiali.
2. Soltanto un'azione concertata e collegiale permetterà ai Paesi europei di perseguire con efficacia i nostri interessi comuni, dalla gestione dei cambiamenti climatici alla lotta contro la povertà, dalla difesa dei diritti umani e la prevenzione dei genocidi al controllo della diffusione di armi mortali e delle cause di estremismi e violenza.
3. La politica estera comune deve essere sostenuta da tutte le risorse economiche, politiche, culturali e, in ultima istanza, militari dell'Europa. Gli sforzi da noi profusi per affermare istituzioni multilaterali solide ed efficienti devono coincidere con un impegno constante ad amplificare l'influenza europea al loro interno.
4. Il modo migliore per garantire pace e prosperità, a cominciare dal nostro vicinato, consiste nel rispettare gli impegni assunti nei confronti dei Paesi che hanno fatto richiesta di adesione, incoraggiandone i processi di riforma mediante offerte più generose di opportunità economiche e cooperazione politica.
5. L'influenza rifomatrice europea può estendersi ben oltre i confini immediati dello spazio comunitario. L'Unione Europea dovra' saper far leva sul mercato unico - il più vasto al mondo - ed il considerevole investimento in cooperazione allo sviluppo per promuovere i valori in cui noi Europei crediamo, sia in altre regioni del mondo che all'interno delle istituzioni multilaterali.
Una voce più autorevole nel mondo gioverà a noi Europei ed un'Unione Europea più autorevole gioverà al mondo.
I MEMBRI FONDATORI
(Available only in English)
1. Urban Ahlin (Sweden) - Deputy Chairman of the Foreign Affairs Committee; foreign policy spokesperson for the Social Democratic Party
2. Giuliano Amato (Italy) - Minister of Interior; former Prime Minister and vice president of the European Convention
3. Martti Ahtisaari (Finland) - UN Special Envoy for the Future Status Process for Kosovo; President of the Crisis Management Initiative; former President
4. Hannes Androsch (Austria) - Founder of AIC Androsch International Management Consulting
5. Marek Belka (Poland) - Executive Director of the UN Economic Commission for Europe; former Prime Minister
6. Svetoslav Bojilov (Bulgaria) - Founder of the Communitas Foundation, President of Venture Equity Bulgaria Ltd.
7. Emma Bonino (Italy) - Minister for Europe and International Trade; former European Commissioner
8. Robert Cooper (United Kingdom) - Director-General for External and Politico-Military Affairs, Council of the EU General Secretariat
9. Marta Dassu (Italy) - Diplomatic adviser to Foreign Minister Massimo D'Alema; Director of the Aspen Institute Italia
10. Gijs de Vries (The Netherlands) - Senior Fellow at the Clingendael Institute; former EU Counter-terrorism Coordinator
11. Jean-Luc Dehaene (Belgium) - Member of the European Parliament, former Prime Minister and vice president of the European Convention
12. Gianfranco Dell'Alba (Italy) - Chef de Cabinet for Minister Emma Bonino
13. Andrew Duff (United Kingdom) - Member of the European Parliament, ALDE
14. Sarmite Elerte (Latvia) - Editor-in-chief of Latvian daily newspaper Diena
15. Brian Eno (United Kingdom) - musician and producer
16. Joschka Fischer (Germany) - former Foreign Minister and vice-Chancellor
17. Timothy Garton Ash (United Kingdom) - Professor of European Studies at Oxford University
18. Bronislaw Geremek (Poland) - Member of the European Parliament, ALDE; former Foreign Minister
19. Diego Hidalgo (Spain) - Co-founder of Spanish newspaper El Pais and President of FRIDE
20. Mary Kaldor (United Kingdom) - Professor and Director of the Centre for the Study of Global Governance, London School of Economics
21. Gerald Knaus (Germany) - Founding director of the European Stability Initiative
22. Rem Koolhaas (The Netherlands) - architect and urbanist; Professor at the Graduate School of Design at Harvard University
23. Caio Koch-Weser (Germany) - Vice Chairman of the Deutsche Bank Group; former State Secretary
24. Ivan Krastev (Bulgaria) - Chair of Board, Centre for Liberal Strategies in Sofia, Bulgaria
25. Mart Laar (Estonia) ¬- Former Prime Minister of Estonia
26. Mark Leonard (United Kingdom) - Executive Director of the European Council on Foreign Relations
27. Adam Lury (United Kingdom) - Director of Menemsha Ltd; former advisor to Lord Browne
28. Alain Minc (France) - Chairman of Le Monde; Head of consulting group AM Conseil
29. Christine Ockrent (France) - Editor-in-chief at France Télévision
30. Leoluca Orlando (Italy) - MP; President of the Sicilian Renaissance Institute
31. Cem Özdemir (Germany) - Member of the European Parliament, Green Party
32. Simon Panek (Czech Republic) - Chairman of the People in Need Foundation
33. Teresa Patricio Gouveia (Portugal) - Trustee to the Board of the Calouste Gulbenkian Foundation; former Foreign Minister
34. Chris Patten (United Kingdom) - Chancellor of Oxford University; Former EU Commissioner and Governor of Hong Kong
35. Diana Pinto (France) - Historian and author
36. Andrew Puddephatt (United Kingdom) - Director of Global Partners & Associated Ltd.
37. Sigrid Rausing (Sweden) - Founder of the Sigrid Rausing Trust
38. Albert Rohan (Austria) - Deputy to the UN Special Envoy for the Future Status Process for Kosovo
39. Pierre Schori (Sweden) - Director General of FRIDE; and SRSG to Cote d´Ívoire
40. Elif Shafak (Turkey) - Author
41. Narcís Serra (Spain) - Chair of CIDOB Foundation; former Vice President
42. Aleksander Smolar (Poland) - Chairman of the Board, Stefan Batory Foundation
43. George Soros (Hungary/US) - Chairman, Open Society Institute
44. Dominique Strauss-Kahn (France) - MP, Professor at the Institut d'Etudes Politiques de Paris; Former Finance Minister
45. Helle Thorning Schmidt (Denmark) - Leader of the Social Democratic Party
46. Michiel van Hulten (The Netherlands) - Managing Director of Burson-Marsteller, Brussels; Former MEP and chairman of the Dutch Labour Party
47. Mabel van Oranje (The Netherlands) - International Advocacy Director, Open Society Institute
48. Antonio Vitorino (Portugal) - Lawyer and former European Commissioner
49. Sir Stephen Wall (United Kingdom) - Chairman of Hill and Knowlton (Public Affairs EMEA) and former Europe advisor to PM Tony Blair
50. Andre Wilkens (Germany) - Executive Director of the Open Society Institute in Brussels
Il potere dell'Unione Europea in cifre
1. Con circa 500 milioni di abitanti, la popolazione dell'UE è la terza più vasta al mondo dopo Cina e India.
2. L'UE fornisce il 55% degli aiuti internazionali allo sviluppo per un valore totale di 47 miliardi di euro nel 2006, ovvero circa 100 euro per ogni cittadino europeo.
3. 55.000 soldati europei partecipano attualmente in missioni internazionali di mantenimento della pace. L'UE si avvale di una rete di 125 rappresentanze diplomatiche della Commissione in paesi terzi.
4. L'insieme dei 27 stati membri dell'UE genera il 20% del commercio mondiale e il 25% del prodotto nazionale lordo mondiale. I principali partner commerciali dell'UE sono gli Stati Uniti, la Cina e la Russia.
5. L'UE è il principale destinatario delle esportazioni provenienti dai paesi in via di sviluppo.
7. Secondo l'ultimo Eurobarometro, il 68% dei cittadini europei è a favore di una politica estera comune, e 3 su 4 sono a fovre di una politica di difesa e di sicurezza comune.
8. Secondo un recente sondaggio del German Marshall Fund (Transatlantic Trends, pubblicato in settembre 2007) l'88% degli europei vorrebbe che l'UE assumesse un ruolo piu' rilevante nell'affrontare minacce globali, ed il 71% concorda sul fatto che l'UE debba impegnarsi nella promozione della democrazia nel mondo.
1. Urban Ahlin (Sweden) - Deputy Chairman of the Foreign Affairs Committee; foreign policy spokesperson for the Social Democratic Party
2. Giuliano Amato (Italy) - Minister of Interior; former Prime Minister and vice president of the European Convention
3. Martti Ahtisaari (Finland) - UN Special Envoy for the Future Status Process for Kosovo; President of the Crisis Management Initiative; former President
4. Hannes Androsch (Austria) - Founder of AIC Androsch International Management Consulting
5. Marek Belka (Poland) - Executive Director of the UN Economic Commission for Europe; former Prime Minister
6. Svetoslav Bojilov (Bulgaria) - Founder of the Communitas Foundation, President of Venture Equity Bulgaria Ltd.
7. Emma Bonino (Italy) - Minister for Europe and International Trade; former European Commissioner
8. Robert Cooper (United Kingdom) - Director-General for External and Politico-Military Affairs, Council of the EU General Secretariat
9. Marta Dassu (Italy) - Diplomatic adviser to Foreign Minister Massimo D'Alema; Director of the Aspen Institute Italia
10. Gijs de Vries (The Netherlands) - Senior Fellow at the Clingendael Institute; former EU Counter-terrorism Coordinator
11. Jean-Luc Dehaene (Belgium) - Member of the European Parliament, former Prime Minister and vice president of the European Convention
12. Gianfranco Dell'Alba (Italy) - Chef de Cabinet for Minister Emma Bonino
13. Andrew Duff (United Kingdom) - Member of the European Parliament, ALDE
14. Sarmite Elerte (Latvia) - Editor-in-chief of Latvian daily newspaper Diena
15. Brian Eno (United Kingdom) - musician and producer
16. Joschka Fischer (Germany) - former Foreign Minister and vice-Chancellor
17. Timothy Garton Ash (United Kingdom) - Professor of European Studies at Oxford University
18. Bronislaw Geremek (Poland) - Member of the European Parliament, ALDE; former Foreign Minister
19. Diego Hidalgo (Spain) - Co-founder of Spanish newspaper El Pais and President of FRIDE
20. Mary Kaldor (United Kingdom) - Professor and Director of the Centre for the Study of Global Governance, London School of Economics
21. Gerald Knaus (Germany) - Founding director of the European Stability Initiative
22. Rem Koolhaas (The Netherlands) - architect and urbanist; Professor at the Graduate School of Design at Harvard University
23. Caio Koch-Weser (Germany) - Vice Chairman of the Deutsche Bank Group; former State Secretary
24. Ivan Krastev (Bulgaria) - Chair of Board, Centre for Liberal Strategies in Sofia, Bulgaria
25. Mart Laar (Estonia) ¬- Former Prime Minister of Estonia
26. Mark Leonard (United Kingdom) - Executive Director of the European Council on Foreign Relations
27. Adam Lury (United Kingdom) - Director of Menemsha Ltd; former advisor to Lord Browne
28. Alain Minc (France) - Chairman of Le Monde; Head of consulting group AM Conseil
29. Christine Ockrent (France) - Editor-in-chief at France Télévision
30. Leoluca Orlando (Italy) - MP; President of the Sicilian Renaissance Institute
31. Cem Özdemir (Germany) - Member of the European Parliament, Green Party
32. Simon Panek (Czech Republic) - Chairman of the People in Need Foundation
33. Teresa Patricio Gouveia (Portugal) - Trustee to the Board of the Calouste Gulbenkian Foundation; former Foreign Minister
34. Chris Patten (United Kingdom) - Chancellor of Oxford University; Former EU Commissioner and Governor of Hong Kong
35. Diana Pinto (France) - Historian and author
36. Andrew Puddephatt (United Kingdom) - Director of Global Partners & Associated Ltd.
37. Sigrid Rausing (Sweden) - Founder of the Sigrid Rausing Trust
38. Albert Rohan (Austria) - Deputy to the UN Special Envoy for the Future Status Process for Kosovo
39. Pierre Schori (Sweden) - Director General of FRIDE; and SRSG to Cote d´Ívoire
40. Elif Shafak (Turkey) - Author
41. Narcís Serra (Spain) - Chair of CIDOB Foundation; former Vice President
42. Aleksander Smolar (Poland) - Chairman of the Board, Stefan Batory Foundation
43. George Soros (Hungary/US) - Chairman, Open Society Institute
44. Dominique Strauss-Kahn (France) - MP, Professor at the Institut d'Etudes Politiques de Paris; Former Finance Minister
45. Helle Thorning Schmidt (Denmark) - Leader of the Social Democratic Party
46. Michiel van Hulten (The Netherlands) - Managing Director of Burson-Marsteller, Brussels; Former MEP and chairman of the Dutch Labour Party
47. Mabel van Oranje (The Netherlands) - International Advocacy Director, Open Society Institute
48. Antonio Vitorino (Portugal) - Lawyer and former European Commissioner
49. Sir Stephen Wall (United Kingdom) - Chairman of Hill and Knowlton (Public Affairs EMEA) and former Europe advisor to PM Tony Blair
50. Andre Wilkens (Germany) - Executive Director of the Open Society Institute in Brussels
Soros, new European CFR ping.
To be announced on Tuesday.
What happened to the Institute of International Affairs (Chatham House)? The RIIA was the forunner European sister to the CFR.
Forerunner - One that precedes, as in time; a predecessor.
In 1996, Brian Eno and others started the Long Now Foundation to educate the public into thinking about the very long term future of society. He is also a columnist for the British newspaper The Observer.
In 2003, he appeared on a Channel 4 discussion about the Iraq war with a top military spokesman. Eno was highly critical of the war. In 2005, he spoke at an anti-war demonstration in Hyde Park, London. In March 2006, he spoke at an anti-war demonstration at Trafalgar Square. He noted that 2 billion people on this planet do not have clean drinking water, and that water could have been supplied to them for about one-fifth of the cost of the Iraq war.
They still seem to be out there: Chatham House
I suspect the arrival of the ECFR versus Chatham is a combination of the usual overlapping of Hydra-headed leftist organizations, coupled with a desire for greater 'ideological purity' [sic] as well as a drive to put their ideas into co-ercive action.
Any particular member has a once-a-month gala event to attend to. Just another way to visit Davos...
Direct connection of the Dems, Soros and MoveOn.org with the new council. No good can come of this for the current US middle class. Reps not invited by assumption.
Interesting to see that Chris Patten - a traitor if thre ever was one - joins this left-wing group.
Of the Swedish participants, Ahlin is probably main-line social democrat, Pierre Schori is a hard-line leftist who early on recognised that the bread would be better buttered if he stayed onside with the Social Democrat party (pro-Castro, anti-US, anti-Israel etc, etc) , Sigrid Rausing is heir to the Rausing fortune, publicist and supports humanitarian, soft-left-wing causes.
ping
Why is Germany represented in both CFRs?
There doesn’t seem to be a globalist organization that Soros ISN’T behind.
I had posted to you or Processing Please Hold about the CFR being started in the NY location by Leon Trotsky. I never got back to that. While Trotsky lived in the Bronx, he was sent money from Moscow. He was the head of the Red Army. Trotsky looked for worldwide revolution to support the Russian Revolution. He was a creative ideological thinker and called for open discussion. Open discussion, open thinking, much like the ‘Open Society’. It is this money from Moscow that I think organizations like the CFR were initially made. Trotsky specialty was foreign affairs.
Stalin had Trotsky killed because Lenin on his death bed named Trotsky as his successor. Stalin saw Trotsky as a power threat. Stalin also adapted many of Trotsky’s plans as his own.
Anyway, I propose that Tivador, George Soros father, was actually part of Trotsky’s Red Army versus a prisoner of the Soviets. Unless, anyone can show me how one escapes from Siberia?
Maybe Siberia was where Tivador was stationed in order to take care of Bolshevik followers. Because, amazingly, Stalin escaped from Siberia also.
Not quite. Until you follow the money trail further back to where the Bolsheviks in Moscow got their money your picture will not be complete.
There were two sources I’ve seen to date.
One was the Lend Lease program that the USA was in during WW2.
The second was the confiscation of monies, businesses and properties leading up, into and through WW2.
In the early to mid 30s as Jewish properties were seized, the identities of those jews were sold off to spies. This is why I think Soros and others had Jewish identities.
Earlier, in 1917 when Trotsky left New York to return to Russia during the Russian Revolution he took with him a large amount of money from certain American financial interests to help fund the Revolution. Over the next several years there were other instances of such covert support of the Communists from Western interests.
I did see some mention of early trips to the US in The Naked Communist. I have to read that one again because it was very overwhelming with information.
After reading IBM and the Holocaust, I couldn’t help but wonder if Tom Watson was an early recruit.
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